La trazione ferroviaria ha da sempre costituito un settore applicativo nel quale soluzioni teoriche e tecnologiche innovative hanno trovato conferma di impiego solo quando la loro affidabilità ha raggiunto livelli tali da garantire la sicurezza e la continuità del sevizio, che si impongono per il trasporto di persone. Per questo motivo la micro e la macro-elettronica hanno tardato ad essere compiutamente impiegate nel settore delle motrici ferroviarie. La marcia su rotaia pone, infatti, al progettista della propulsione elettromeccanica una serie di problematiche, la cui risoluzione diviene più difficile se esse sono inerenti all'alta velocità. Questo comporta, infatti, l'impiego di motrici ferroviarie che impegnano grande potenza elettrica per essere in grado di sviluppare elevati sforzi di trazione, all'accelerazione del convoglio. Il problema dell'aderenza infatti nell'accoppiamento ruota-rotaia si propone, dunque, intermini che non sono ovviamente nuovi ma particolari. Differenti sono le soluzioni che si possono trovare. Esse sono, oggi, tutte legate alla scelta di opportuni sistemi di controllo a controreazione, il cui scopo è la graduazione delle sforzo di trazione al fine di evitare o perlomeno contenere, entro valori moto bassi, lo "scorrimento" . Si ritiene, infatti, che un azionamento per trazione ferroviaria debba essere innanzitutto progettato per essere esercito con una strategia di controllo adeguata. Dove l'adeguatezza della strategia consiste nel realizzare un controllo antislittamento. Questa funzione deve essere svolta nell'azionamento da un sistema di controllo opportunamente scelto. La determinazione di un sistema di controllo adeguato alla trazione avviene in maniera soddisfacente se è nota, nelle sue linee essenziali, la dinamica del fenomeno dell'aderenza/slittamento. Conoscere questo fenomeno non significa conoscere unicamente i coefficienti di aderenza e le sue approssimate leggi di variazione per diverse condizioni ambientali, ma conoscere l'influenza che differenti possibili coefficienti di aderenza hanno sulla dinamica di marcia di un convoglio ferroviario. Per la complessità del fenomeno è ovvio che non si può illudere di scrivere un modello matematico esatto del sistema di trazione. E' tuttavia possibile fare ricorso a modelli matematici che aiutino a comprendere l'essenza della natura del fenomeno dell'aderenza/slittamento  e consentano, quindi, di mettere a punto strategie di controllo per il contenimento degli "scorrimenti". Quindi se si verifica lo slittamento, l'asse di trazione può essere opportunamente corretto da un sistema di controllo, finalizzato ad ripristinare l'aderenza, cioè il movimento di trasmissione. Ma se da un lato è richiesta al momento dello slittamento di un azione antislittamento molto forte, dall'altro bisogna ottenere un recupero di aderenza che eviti un violento stress meccanico. La strategia di controllo di antislittamento descritta nel presente lavoro di tesi permette di tenere in conto questo requisito. Essa è stata sviluppata con riferimento all'azionamento dell'elettrotreno ET400 della S.E.P.S.A.. Con tale controllo è possibile imporre una traiettoria di riaderenza in breve tempo, dopo un avvenuto slittamento, che garantisce un veloce recupero di movimento di trasmissione e allo stesso tempo elimina grosse discontinuità nell'accelerazione del treno, evitando un violento stress meccanico. L'efficacia della strategia di controllo proposta è stata validata prima tramite lo studio del modello di simulazione del controllo di antislittamento applicato all'elettrotreno ET400 e poi tramite prove sperimentali effettuate applicando l'algoritmo proposto su un motore in c.c. ad eccitazione indipendente, nel laboratorio di Automazione Industriale. Nel primo capitolo si sono analizzati i dispositivi e semiconduttore, facendo un confronto tra gli attuali moduli a interruttori controllabili, con quelli a tiristori. Nel secondo capitolo, si è invece trattata la regolazione elettronica dei motori in c.c., analizzando il passaggio dalla regolazione tradizionale a quella tramite chopper. Nel terzo capitolo si è descritto l'azionamento dell'elettrotreno ET400, analizzando sia la parte di potenza che quella di controllo. Nel quarto capitolo si sono analizzati dapprima i problemi e le cause che determinano l'innesco dello slittamento e del pattinamento. In seguito è stato descritto l'algoritmo di antislittamento proposto. Nel quinto capitolo, si è simulato il controllo di antislittamento dapprima applicato al modello dell'azionamento dell'elettrotreno ET400 della S.E.P.S.A. In seguito, vista l'importanza di verificare anche sperimentalmente tale controllo si è realizzato un modello di simulazione relativo al sistema in scala utilizzato in laboratorio di Automazione Industriale  per eseguire le prove. Nel sesto ed ultimo capitolo, dopo una descrizione del banco di prova realizzato, sono stati riportati i risultati ottenuti dalle prove sperimentali.